But you don't have any evidence that Crupi and his brother-in-law, Vincenzo Macrì, were talking about mafia members other than Siderno Group members in the Greater Toronto Area. You certainly don't have any proof that they were talking about the mob war in Montreal, which you previously speculated about because a Reuters English-language article stated the following: “They are killing each other over there,"[Crupi] said in one recorded telephone call after returning from a trip to Toronto.

Let's assume Crupi was talking about the Montreal mob war. Does he sound as though the 'ndrangheta on the Italian mainland is somehow involved in that war? Or does he sound surprised, shocked, disgusted, bemused, etc.? Or does he sound as though the 'ndrangheta in Calabria has a detached stance about that war?

I prefer to stick to what the law-enforcement authorities picked up in the intercepts.

From the September 28, 2015 joint press release by the Direzione Distrettuale antimafia e antiterrorismo and the Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria (I typed the excerpts below, trying as much as possible to reproduce the italics and bold fonts):

Le conversazioni ambientali intercettate tra CRUPI Vincenzo e il cognato MACRI’ Vincenzo, che forniscono anche un importante spaccato di recenti frizioni in atto tra diverse fazioni della 'ndrangheta reggina, radicate in Canada; in particolare, CRUPI, di ritorno da un viaggio a Toronto (Canada)^(12), riferisce a MACRI’ alcune importanti circostanze, apprese in Canada, riguardanti frizioni in atto tra membri di clan di 'ndrangheta presenti nell’Ontario, specie a seguito della morte del boss VERDUCI Carmine^(13), assassinato a Woodbrige, il 25 aprile 2014.

Si tratta di un importante esponente del Siderno Group, legato alla frangia COLUCCIO, guidata da COLUCCIO Giuseppe^(14).

Le propalazioni di CRUPI Vincenzo lasciano intendere come I’eliminazione di Carmine VERDUCI fosse stata pianificata e determinata dai fratelli FIGLIOMENI Angelo^(15) e Cosimo^(16), intesi i briganti, attualmente latitanti per associazione mafiosa.

Tali contenuti, per come espressamente riferito da CRUPI Vincenzo al cognato MACRI’, ponevano seriamente in evidenza i pericolo di una escalation di un conflitto armato in seno alla menzionata consorteria di 'ndrangheta, operativa da tempo in territorio canadese, per sopravvenuti contralti tra alcune frange dell’organizzazione, in particolare tra i COLUCCIO e i FIGLIOMENI.

In realtà, le conversazioni in argomento confermano la piena partecipazione della famiglia CRUPI e dei loro sodali al sodalizio mafioso transnazionale, laddove si riscontra che CRUPI, proveniente dal Canada forniva un dettagliato resoconto a MACRI’ Vincenzo circa l’esito dei suoi incontri in Canada con esponenti di vertice della 'ndrangheta, operante in quel territorio. Emergeva, tra l’altro, un significativo spaccato sull’operatività criminale di tale sodalizio, storicamente conosciuto come “Siderno Group of Crime”, confermando pienamente la sua dipendenza organizzativa e decisionale dalla “locale madre” sidernese.